Mappatura nei: prevenzione e sicurezza
La mappatura nei viene effettuata con la tecnica della dermatoscopia, ovvero un sistema fatto per evidenziare lesioni pigmentate della cute e per individuare eventualmente melanomi quanto prima possibile. Questo metodo di lavoro, utilizzato da medici specializzati come quelli del centro Dermatologia del nostro poliambulatorio di Rovato in provincia di Brescia, permette un ausilio validissimo per la diagnosi di neoformazioni pigmentate dell’epidermide. Questo esame permette di diagnosticare un melanoma nel 20% dei casi in più, rispetto al normale esame clinico. Esso permette anche di evitare l’asportazione non necessaria di nei (o nevi) benigni.
La mappatura dei nei (o mappaggio dei nei), soprattutto in caso di soggetti che presentano molti nei sul corpo, è un esame importante che tutti dovrebbero fare periodicamente durante il corso della vita, come prevenzione rispetto a tumori della pelle.

Come funziona
L’osservazione della cute con il dermatoscopio, cioè un microscopio da contatto, permette di vedere chiaramente la morfologia delle lesioni melanocitarie, che non si apprezzano a occhio nudo. Il paziente viene quindi fatto spogliare e sdraiare su un lettino in ambulatorio. Il dermatologo interviene sul paziente passando sotto osservazione tutto il corpo e acquisendo con una telecamera apposita, dotata di lente, l’immagine di ogni neo presente e procedendo quindi alla mappatura.
L’esame viene fatto prima da un lato del corpo e poi dall’altro. Le immagini cliniche e dermoscopichevengono numerate e archiviate per un utilizzo futuro, come termine di paragone. Per fare questo esame è meglio non essere molto abbronzati. L’esame non è pericoloso e non prevede controindicazioni.
A cosa serve
L’epiluminescenza permette di valutare in maniera precisa, diretta, indolore e non invasiva, le micro strutture anatomiche della pelle. La mappatura dei nei consente di stabilire se la lesione pigmentata della cute è melanocitica o non melanocitica, permettendo la discriminazione di quelle benigne dalle maligne, o sospette perché atipiche. Questa tecnica permette la diagnosi oncologica della pelle, favorendo un intervento tempestivo e corretto. La digitalizzazione delle immagini inoltre, permette di visionare l’evoluzione delle lesioni pigmentarie sospette, semplicemente confrontando l’immagine tratta nel tempo.
In sostanza quindi la mappatura dei nei serve per monitorare l’evoluzione dei nei: quindi per capire se un neo, o più nei, sono cambiati di aspetto nel corso del tempo, diventando pericolosi. Così facendo si potranno asportare tempestivamente, prevenendo la degenerazione in melanoma. Presso gli ambulatori del poliambulatorio di Rovato a Brescia, oltre alla mappatura dei nei, viene effettuato un controllo dei nei immediato, per evidenziare anomalie già presenti, ed il controllo delle macchie della pelle.
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